Rifugio dell'Acquedotto
Il rifugio era dotato di due ingressi, uno nei prati sotto via Boccola l’altro in via tre Armi, oggi non più praticabili in quanto franati.
Dalla documentazione ritrovata si è visto che l’ingresso di via Boccola, scavato nei primi metri in terra, è crollato per forti infiltrazioni d’acqua proveniente, con molta probabilità, dell’acquedotto di Prato Baglioni che scorreva nei pressi del ricovero. La galleria potrebbe avere preso il nome da quest’ultimo.
Il ricovero doveva raggiungere i 450 metri di lunghezza a lavori ultimati.
Estratto di mappa catastale utilizzato per l’occupazione dei terreni antistanti l’ingresso della galleria.
Il ricovero è indicato con linea tratteggiata.
(Archivio privato B. Signorelli)