Cambogia
Anno 2004 Cambogia: durante un tour di 15 giorni tra natura, templi e storia sono state visitate diverse cavità naturali di cui alcune adibite ad ossari delle vittime dei Khmer Rossi come la grotta Tempio di Phnom Sampeau nella città di Battambang.
A 14 Km dalla città di Kampot si trova la collina di Phnom Sorseha da dove si può ammirare uno splendido paesaggio ed alla base, vicino ad una pagoda, parte la scalinata che conduce a due grotte:
la prima si chiama Ruhng Dhumrey Saw (Grotta dell’Elefante Bianco) e contiene una statua di Buddha seduto. Dopo aver superato una scala instabile che conduce all’interno della grotta, si arriva in un vasto ambiente con una grande formazione rocciosa che ricorda vagamente la testa di un elefante e da cui deriva il nome della grotta.
La seconda si chiama Leahng Bpodjioh (Grotta del Pipistrello) con ambienti più piccoli rispetto alla prima, ospita alcune colonie di pipistrelli che stridiscono in modo assordante e producono montagne di guano dal fetore di ammoniaca a tratti insopportabile.
Le grotte non sono illuminate e anche se alcuni raggi di luce penetrano dal soffitto, abbiamo dovuto prendere una guida locale che conosceva bene i vari meandri e con una torcia potente ci ha fatto avanzare all’interno.
Grotta Tempio di Phnom Sampeau: ossario.
(Fotografia C. "Micio" Meles - Archivio G.S.B. le Nottole)
Collina di Phonm Sorseha: la collina sotto la quale si aprono
le grotte dell'Elefante Bianco e del Pipistrello
(Fotografia C. "Micio" Meles - Archivio G.S.B. le Nottole)
Grotta dell'Elefante Bianco: l'ingresso.
(Fotografia C. "Micio" Meles - Archivio G.S.B. le Nottole)
Grotta del Pipistrello: colonia di chirotteri.
(Fotografia C. "Micio" Meles - Archivio G.S.B. le Nottole)