Il sistema carsico Abisso dei Due Increduli - Laca di Müradei
Dopo anni di esplorazioni, nel 2009 è arrivato il risultato a lungo inseguito: la scoperta di un nuovo passaggio ha permesso di unire l'Abisso dei Due Increduli e la Laca di Müradei raggiungendo così uno sviluppo rilevato di circa 3300 metri.
Il punto di confluenza delle due cavità è a -433 metri rispetto all'ingresso degli Increduli ed a -277 metri per i Müradei. Questa è la "giunzione" più profonda registrata da sempre in bergamasca.
Il rilievo delle due cavità è il frutto di molte ore di lavoro sotterraneo ed a tavolino del G.S.B. le Nottole.
Altri gruppi hanno aiutato ad effettuare le esplorazioni ed i rilevamenti topografici: GEC Genepì (LC), S.C. Val Intelvi (CO), G.S. Varesino CAI SSI (VA), S.C. CAI Lovere (BG), G.S. Montorfano (BS), G.S. Valseriana Talpe (BG), S.C. Orobico CAI (BG), Gruppo Grotte Milano.
ABISSO DEI DUE INCREDULI
L’Abisso dei Due Increduli è stato scoperto nel settembre 2002 ed è stato esplorato con notevoli difficoltà iniziali, dovute a passaggi decisamente disagevoli e per la presenza occasionale di notevoli quantità di acqua. Nel giro di un anno il dislivello era già passato a circa 500 metri, col superamento del primato provinciale di profondità.
Nell’estate 2004 le esplorazioni sono proseguite fino a raggiungere un sifone posto a 623 metri di dislivello dall’ingresso. Molte vie laterali sono state appena intraviste, quindi le prospettive sono notevoli.
Le recenti esplorazioni hanno portato ad un lieve incremento della profondità (634 metri) e lo sviluppo percorribile è passato a oltre 2.000 metri.
Per quanto riguarda la prosecuzione delle esplorazioni in profondità, alle problematiche già offerte dalle parti superiori si deve aggiungere un tempo di percorrenza di parecchie ore, tanto che il pernottamento interno è pressoché indispensabile. Per ridimensionare questi problemi si è tentato di trovare degli ingressi alternativi nelle parti basse della montagna, che permettano un accesso più rapido e meno disagevole. La giunzione con la Laca di Müradei ha permesso di raggiungere il fondo dell’abisso più rapidamente.
Altra notevole chance è quella di riuscire a proseguire lungo le vie ascendenti che si trovano nelle zone d’ingresso, perché da questa parte il potenziale teorico di dislivello positivo sarebbe di quasi mille metri ulteriori... quelli che mancano alla cima della montagna.
LACA DI MÜRADEI
Questa cavità si presenta come una voragine a cielo aperto che precipita, con un primo salto a gradoni, per una quarantina di metri. Per circa trent’anni questa è stata l’unica parte nota dell’abisso ma nel 1997 è stata scoperta, grazie ad alcune acrobatiche evoluzioni su corda, una prosecuzione che ha permesso di raggiungere la ragguardevole profondità di 197 metri. Per alcuni anni le esplorazioni si sono svolte lungo rami laterali che non hanno incrementato la profondità dell’abisso. La prospettiva di effettuare una giunzione con l’Abisso dei due Increduli, nel 2008, ci ha stimolati a riattivare le ricerche in questa gloriosa grotta. Dopo una vera e propria saga, durata circa sei mesi, la sospirata giunzione è stata ottenuta con grandissima soddisfazione per il gruppo e per i tanti speleologi che hanno collaborato in questo periodo, provenienti da tutta la Lombardia.
Sono state inoltre parzialmente esplorate altre nuove diramazioni che lasciano intuire ulteriori prospettive, la cui presenza è confermata da una forte circolazione d’aria.
Attualmente lo sviluppo della sola Laca di Müradei ammonta a circa 1.200 metri, mentre il suo dislivello arriva a -280 metri.
Abisso dei Due Increduli: il meandro iniziale
(Fotografia M. Gerosa - Archivio G.S.B. le Nottole)
Abisso dei due Increduli: traverso sul pozzo Pablo.
(Fotografia M. Ravasio - Archivio G.S.B. le Nottole)
Laca di Müradei: strettoia.
(Fotografia A. Corna - Archivio G.S.B. le Nottole)
Laca di Müradei: inizio del ramo “Deviazioni di Don Rigoberto".
(Fotografia A. Corna - Archivio G.S.B. le Nottole)
Laca di Müradei: il Pozzo della Pozza.
(Fotografia A. Corna - Archivio G.S.B. le Nottole)