Rifugi antiaerei tubolari
Sono stati costruiti secondo disegni base forniti dal Ministero degli Interni, soprattutto nelle zone centrali di Bergamo Bassa e devono il loro nome alla caratteristica forma a tubo.
Il cilindro che costituiva il rifugio aveva un diametro di 2 metri e le sue varie sezioni, lunghe circa 10 m, venivano unite l’una con l’altra per formare il ricovero. Queste sezioni non venivano poste in sequenza ma secondo uno schema a “zig-zag”: se la costruzione veniva colpita i detriti generati dell’esplosione potevano investire solo una parte e non tutto il rifugio.
Tutti i ricoveri erano dotati di due o più uscite e di servizi igienici.
Le strutture potevano essere semi-sotterranee, cioè metà ricovero era in superficie e veniva ricoperto con uno strato di terra di almeno un metro.
Dai documenti ritrovati si deduce che la maggior parte di questi rifugi sono stati demoliti dopo la guerra e questo lavoro è stato inserito nel programma di opere pubbliche straordinarie contro la disoccupazione nella città di Bergamo.
Non tutti però sono andati completamente perduti: di alcune strutture sono stati demoliti solo gli ingressi affioranti dal terreno ed è visibile la parte sottostante.
RIFUGIO DI PIAZZA MERCATO DEL FIENO
ALTRI RIFUGI (DISEGNI DI PROGETTO)
Schema base per la costruzione di rifugi tubolari (Archivio 1900 Comune di Bergamo, Biblioteca Civica A. Mai)
Sezione tipica di un rifugio tubolare.
(Archivio 1900 Comune di Bergamo, Biblioteca Civica A. Mai)