Castello di San Vigilio

Il castello che sorge sulla cima del colle di San Vigilio è il risultato di modifiche apportate sino al 1623 dalla Repubblica di Venezia nell'intento di ottenere un luogo sicuro che non potesse essere utilizzato dal nemico contro Bergamo Alta.

Con certezza si conosce la data più antica del fortilizio, 1167, anno in cui il Consiglio Comunale di Bergamo delibera la costruzione del castello. E' comunque probabile la presenza di una struttura fortificata in epoche più antiche. Fra il 1167 ed i primi anni del XVII secolo sono varie le modifiche apportate al fortilizio dai suoi dominatori. Dopo Venezia il castello di San Vigilio passerà ai francesi, quindi agli austriaci, poi ad alcuni privati per arrivare, nel 1957, ad essere acquistato dal Comune di Bergamo per farne un parco pubblico.

 

Il castello di San Vigilio è un poligono di forma irregolare dotato di quattro torrioni chiamati Castagneta, Belvedere, Del Ponte e San Vigilio. La loro costruzione viene attribuita ai lavori di rifacimento del castello condotti da Venezia fra il 1485 ed il 1487.

Presentano tutti due piani interni che costituiscono le casematte, cioè le postazioni per l'artiglieria a difesa del fortilizio. In queste, le bocche cannoniere erano rivolte a difesa dei vari tratti di muro congiungenti le torri ed hanno il foro per la bocca del cannone ed un'apertura superiore che fungeva da traguardo di mira.

Ulteriori postazioni per i cannoni si trovavano sul bordo superiore delle mura del castello.

Quale ulteriore difesa del fortilizio esisteva un "cuniclo di contromina", in parte percorribile anche oggi, destinato a contrastare gli attacchi "di mina" cioè lo scavo di una galleria per giungere sotto le mura del forte e demolirle con l'uso di esplosivo.

La galleria, scavata completamente in roccia ed accessibile dal torrione di Castagneta, è stata ritrovata durante le esplorazioni del G.S.B. le Nottole negli anni '70 partendo da una leggenda che voleva il fortilizio collegato tramite un passaggio segreto al Forte di San Marco

Il sistema difensivo era completato dal fossato scavato attorno al castello, da due corpi di guardia sul lato nord e sud per il controllo della fossa stessa e da alcune strutture esterne per la difesa verso il Monte Bastia.

 

Nel recinto del castello vi erano le abitazioni del capitano della guarnigione, del castellano e dei soldati ed esistevano inoltre due cisterne per la riserva d'acqua. Per queste ultime vedi anche la scheda dettagliata alla sezione opere idrauliche.

 

Nella sezione relativa alle pubblicazioni del G.S.B. le Nottole è invece possibile scaricare la Nottografia dei sotterranei del castello.

 

 

Parte delle strutture interne del Torrione Del Ponte. (Fotografia M. Rinaldi - Archivio G.S.B. le Nottole)

 

 

La casamatta del Torrione Belvedere.

(Fotografia M. Glanzer - Archivio G.S.B. le Nottole)

 

 

Pianta e sezioni del cunicolo, rilevate nel 1975 durante le ricerche effettuate dal G.S.B. le Nottole.

(Archivio G.S.B. le Nottole)

 

 

Il lato ovest del cunicolo, completamente percorribile, si dirige verso il centro del castello.

(Fotografia M. Glanzer - Archivio G.S.B. le Nottole)

 

 

Il lato est del cunicolo presenta in più punti sezioni ridotte a causa di materiale

di scarto gettato nel passaggio durante alcuni lavori esterni.

(Fotografia M. Glanzer - Archivio G.S.B. le Nottole)

 

 

Cisterna della piazza superiore: l'accesso alla struttura al centro della volta a cupola.

(Fotografia M. Glanzer - Archivio G.S.B. le Nottole)

 

 

Cisterna della casa del castellano dopo la pulizia del fondo della vasca.

(Fotografia M. Glanzer - Archivio G.S.B. le Nottole)

 

 

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