Il sistema carsico dell'Arera

Il Pizzo Arera, 2512m, è la maggior cima tra le varie montagne che circondano Oltre il Colle, nelle Prealpi Bergamasche, ed è formato per gran parte da rocce carsificabili che permettono la formazione di cavità sotterranee naturali.

Già dagli anni ’60 è documentata un’attività speleologica in quest’area, che offriva un grosso potenziale teorico, ma i risultati non furono tali da incoraggiare ulteriori campagne di ricerca in grande stile nei successivi decenni.

Solo a partire dal 1995 il Gruppo Speleologico Bergamasco Le Nottole ha cominciato ad interessarsi all’Arera, scoprendo ed esplorando in breve tempo un notevole sistema di grotte ad andamento prevalentemente verticale. Da quel momento le scoperte si sono succedute, sempre più frequenti ed eclatanti, fino ai nostri giorni, facendo dell’Arera il massiccio carsico più ricco di grandi abissi della Lombardia orientale. L’interesse dei sistemi scoperti sta nelle dimensioni complessive, nella quantità e nel valore estetico di alcuni degli ambienti.

Visti i risultati, di grande rilevanza a livello provinciale e regionale, questa campagna di ricerca viene portata avanti senza interruzioni con l’aiuto di altre associazioni speleologiche e continua a fruttare il ritrovamento di ulteriori prosecuzioni e cavità inesplorate, per un totale di oltre 12.000 metri di nuovi ambienti. Questi si aggiungono alle grotte e alle diramazioni già note, arrivando a un complessivo di circa 13.500 metri di sviluppo sotterraneo conosciuto tra le grotte dell’Arera.

Tra cavità totalmente o parzialmente nuove (una trentina) ed altre già indagate in passato, si è raggiunta una cifra superiore alle 60 unità censite sul Monte Arera, escludendo numerosissime cavità secondarie. Le attività effettuate vengono documentate con descrizioni morfologiche, rilievi topografici, riprese video e fotografiche, consentendo così la presentazione dei dati raccolti in occasione di vari incontri nazionali e la loro pubblicazione in diverse sedi. In totale, dal 1995 ad oggi (primavera 2009), il gruppo di lavoro coordinato dal G.S.B. le Nottole ha effettuato in Arera quasi 800 uscite speleologiche, comprese le ricerche esterne.

Nel frattempo, anche altri progetti di ricerca hanno operato nel massiccio, principalmente alle quote superiori, ottenendo interessanti risultati che arricchiscono ulteriormente il quadro.

In mancanza di riscontri oggettivi, che solo un tracciamento chimico potrebbe dare, si ipotizza che l’acqua di tutta quest’importante area carsica vada ad alimentare la sorgente Nossana, attraversando sottoterra il massiccio montuoso che separa esternamente il bacino della Valle Brembana da quello della Valle Seriana, per una distanza in linea d’aria di circa 8 chilometri. L’ambizione degli speleologi sarebbe quella di riuscire a seguire, almeno in parte, lo stesso incredibile percorso sotterraneo. Questo ipotetico risultato, di notevole prestigio, presuppone anni di fatica ed impegno, oltre ad una serie di fortunate condizioni geostrutturali.

 

 

 

Gli abissi più importanti dell'area di ricerca:

SISTEMA CARSICO ABISSO DEI DUE INCREDULI - LACA DI MÜRADEI

SISTEMA CARSICO ABISSO FRANK ZAPPA - DEMETRIOS STRATOS

DOLCE VITA

LACCA DELLA SEGGIOVIA

CREVAZZA FRUTTARI

LACCA DELLA MINIERA

 

Le cavità minori più interessanti:

LACCA DEL CASCINETTO

VORAGINE DEL CASCINETTO

ABISSO IN COSTA D'ARERA

 

 

LE MINERE DI CALAMINA IN ARERA - NOTE STORICHE