Le opere idrauliche in Bergamo e provincia

Condotte, vasche di decantazione, cisterne, fontane, pozzi sono gli elementi che caratterizzavano il sistema idrico precedente all’entrata in servizio della distribuzione dell’acqua con tubazioni in pressione.

Canalizzazioni di scarico verso l'esterno della cinta veneta consentivano di allontanare dal centro cittadino le acque reflue.

Tutte opere dell’ingegno umano che hanno permesso lo sviluppo della città e migliori condizioni di vita dei suoi abitanti.

 

Le ricerche del Gruppo Speleologico Bergamasco le Nottole nel campo delle opere idrauliche hanno permesso di riscoprire una parte importante delle strutture ipogee di Città Alta e dei Colli di Bergamo, contribuendo alla conoscenza di un patrimonio ai più sconosciuto ma di rilevanza sia storica che architettonica.

L’esperienza acquisita negli studi e ricerche degli acquedotti antichi di Bergamo è stata utile per esplorazioni anche in altre località della Provincia.

 

Alcune strutture esplorate nel corso degli anni dal Gruppo Speleologico Bergamasco le Nottole:

 

ACQUEDOTTO DEI VASI O DI CASTAGNETA

ACQUEDOTTO DI SUDORNO O DI SAN VIGILIO

ACQUEDOTTO MAGISTRALE

ACQUEDOTTO DI PRATO BAGLIONI

CISTERNA DI PIAZZA MERCATO DELLE SCARPE

CISTERNA DI PIAZZA MASCHERONI

CISTERNE DEL CASTELLO DI SAN VIGILIO

FONTANA DEL LANTRO

FONTANA DELLA BOCCOLA

FONTANA DEL VÀGINE

POZZO DI VIA BARTOLOMEO COLLEONI

CANALE SOTTO PIAZZA VECCHIA

CANALE DI SCARICO NEI PRESSI DELLA PORTA DI SAN LORENZO

 

COMPLESSO IPOGEO DELL'ABBAZIA DI SAN PAOLO D'ARGON (BG)

FONTANA DI SAN GIOVANNI, VILLA D'ADDA (BG)